Come gestire l’ alimentazione emotiva

Spesso chiamiamo fame nervosa quella che in gergo clinico si definisce emotional eating, ossia l’ alimentarsi per gestire alcune reazioni o stati emotivi.

Ci viene detto che mangiare emotivamente, o mangiare per lenire, sopprimere o gestire emozioni negative o positive tra cui stress, noia, tristezza, rabbia, eccitazione o felicità, sia un problema e per essere in salute o avere una buona relazione con cibo, dobbiamo smettere di farlo.

Ti svelo un segreto, mangiare emotivamente non è il male assoluto!

Voglio dire, mangiare, è emotivo. Il cibo non è solo nutrizione e carburante per i nostri corpi; fa parte della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre relazioni familiari. Il cibo è dovrebbe essere scelto e apprezzato per il gusto e il piacere che ci porta, non per le vitamine, i minerali o le fibre che fornisce.
Preparare, cucinare e mangiare sono tutti modi in cui ci connettiamo con gli altri e ci possiamo prendere cura di noi stessi e delle persone che amiamo.

L’ alimentazione legata all’ emotività può diventare un problema,non dovrebbe essere sottovalutata. Soprattutto se ti rendi conto che è il tuo unico modo di gestire lo stress o le emozioni, o se questo va a compromettere in modo significativo le tue giornate e la qualità della tua vita.

I meccanismi di coping

Prima di approfondire questo aspetto, parliamo un po ‘di più dell’importanza dei meccanismi di coping .
I meccanismi di coping sono le strategie o le attività che usi per gestire ed elaborare le emozioni e gli eventi stressanti.
Ci sono moltissimi meccanismi di coping positivi per la salute fisica e mentale che possono includere l’ attività fisica, il sonno, la lettura, la scrittura, il disegno, la meditazione, uscire all’aperto, trascorrere del tempo con gli amici, fare le faccende e sì anche, mangiare.

Il cibo ha un impatto sui nostri sentimenti ed emozioni, il che significa che è del tutto naturale usarlo come meccanismo per affrontare lo stress e in risposta ad alcuni stati emotivi particolari.
Non sto solo parlando di cibi sani, ma di qualsiasi cibo che ti aiuti a sentirti meglio.
I meccanismi di coping negativi, d’altra parte, possono includere il consumo eccessivo di alcol o l’ abuso di uno dei meccanismi positivi come ad esempio l’ eccesso di attività fisica.

Anche la dieta, il controllo del peso corporeo possono essere meccanismi di coping negativi, fin troppo comuni perché ci viene detto che rendere i nostri corpi più magri ci porterà alla felicità, al successo, all’amore e all’accettazione.
In realtà, la dieta e la limitazione del cibo rischiano di fare il contrario: ci tolgono il piacere dal cibo, ci rendono più infelici, inoltre un corpo più magro probabilmente non cambierà quanto sperato la tua autostima, la felicità o la sicurezza in te stessa.

Gestire l’ alimentazione emotiva

Se ti ritrovi spesso a rivolgerti al cibo per intorpidire i tuoi sentimenti e le tue emozioni, prova alcuni di questi suggerimenti:

  1. Coltiva molteplici abilità di coping.
    Trova diverse abilità di coping a cui puoi fare appello quando si presentano emozioni difficili da affrontare.
    I meccanismi di coping possono cadere in diversi ambiti tra cui connessione, azione, calmante o piacere.
    Potresti fare un elenco di diverse abilità di coping su cui puoi fare affidamento quando necessario. L’abilità che usi può variare a seconda della situazione e ci vorranno alcune prove ed errori per capire quale funziona meglio per te.
    Ad esempio, le mie capacità di coping includono:
    Connessione: Fare una chiacchierata con mia mamma o mia sorella, scrivere ad un’ amica o fare una videochiamata.
    Azione: fare una passeggiata, allenarmi, fare yoga, preparare qualcosa, cucinare.
    Calmante: ascoltare musica, guardare una serie tv o un film, leggere un libro, preparare un mix di olii essenziali per l’ aromaterapia.
    Piacere: mangiare dolci, bere un bicchiere di birra, fare una doccia calda o un bagno, andare a nuotare, ammirare un bel paesaggio.
  2. Sii intenzionale quando usi il cibo per far fronte allo stress. Quando il cibo viene utilizzato per intorpidire o evitare una sensazione, alimentarsi diventa insensato, senza piacere. Questo lo rende un meccanismo di coping inefficace che non ti aiuterà a sentirti meglio.
    Invece, puoi rallentare e prestare attenzione.
    Rendi il mangiare una scelta attiva. Pensa a quale cibo ti farà sentire meglio in quel momento. Usa tutti i tuoi sensi per annusare, assaggiare e assaporare quel cibo. Questo ti aiuterà a usare il cibo e l’atto di mangiare in modo positivo per sentirti meglio, senza un senso di colpa.
  3. Tenere un diario della gratitudine. Prenditi tre minuti ogni mattina o sera per scrivere tre cose di cui sei grato e almeno una cosa positiva che è accaduta quel giorno.
  4. Non saltare i pasti. Saltare i pasti ti porterà a fluttuazioni dei livelli di zucchero nel sangue, il che può peggiorare la risposta alle situazioni stressanti. Invece, ambisci a mangiare in modo equilibrati in corso della giornata per mantenere stabile la glicemia e aumentare il livello di energia.
  5. Prova la meditazione. Trascorrere solo pochi minuti al giorno meditando o praticando la respirazione profonda può aiutarti a sentirti più calmo ed aiutarti a gestire la tua risposta alle emozioni. La meditazione è semplice e può essere fatta ovunque. Prova a scaricare un’app come Insight Timer o e ascolta una breve meditazione guidata.
  6. Accetta aiuto. Chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma di forza. Non è realistico aspettarsi che tu possa fare tutto da solo, quindi contatta i tuoi amici, la tua famiglia o il tuo psicologo/ psicoterapeuta e chiedi aiuto quando ne hai bisogno.

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