Dieta e consapevolezza – Una (quasi) dietista a dieta

p.s. (prima di iniziare) tutte le foto che vedi in questo articolo sono fatte da me con me. Capirai meglio leggendo.Ti prego, sii cortese, ti sto donando un pezzettino di me molto prezioso.

buon primo ottobre a te che mi leggi,
oggi è il giorno in cui dopo le “vacanze” estive torno in università e inizio il mio tirocinio del terzo anno in quel di dietistica.
Oggi voglio parlarti di un argomento che mi sta a cuore e al tempo stesso voglio iniziare una nuova “serie” di articoli.

come leggerai questo articolo è il prima della serie “una (quasi) dietista a dieta”.
Voglio parlarti di come vedo la questione dieta io e come la applico su di me.

Voglio iniziare dicendoti che studiare dietistica, e sentir parlare di alimentazione e dieta di continuo, cambi la percezione che si ha del cibo e dell’ alimentazione.
Personalmente ho notato moltissimo quanto più faccia attenzione al cibo, metti in conto che io sia sempre stata una persona molto golosa e che la mia diversa considerazione del cibo non sia stata un passaggio netto a “solo quello che è salutare”.
Però dopo che certi numeri li impari a memoria, certe specificità diventano il tuo pane quotidiano, anche se non cambi effettivamente il tuo modo di mangiare quando hai a che fare col cibo è ovvio che ci pensi.

Come ho reagito io a tutto questo?
In mille modi. È innegabile che tutto questo studiar diete mi abbia toccato.
Mi ha toccato molto anche perché, come puoi vedere dalle mie foto ovunque, non ho la fisicità che ci si aspetta da una che studia dietistica.

Faccio una precisazione : dal punto di vista di salute, sono normopeso, le mie analisi sono più che a posto, ma sono morbida.
In questo momento sono poco tonica (perchè non riesco ad allenarmi quanto vorrei) , di mia natura ho un fisico tutto curve e tendenzialmente ginoide, quindi sono culona. Nulla di esagerato, ma per moltissimo tempo il mio fisico mi ha fatto sentire a disagio.

* queste foto le ho fatte per l’ iniziativa #kulolibero dell’ estetista cinica, se non sai di cosa si tratta ti invito a cercare l’ #tag su instagram

Questo mi ha fatto sentire ancor più a disagio in alcune occasioni “universitarie”, non perchè qualcuno me l’ abbia fatto notare o mi abbia “bullizzato” perchè sono rotondetta, ma perchè mi sentivo a disagio e in difetto io.

Ti racconterei una balla se ti dicessi che ora sono iper-mega-confident, che non prendo mai con due mani le ciccette che ho sulle gambe o sul busto come se volessi farne una fetta, ma ho scelto che un cambiamento ci doveva essere e che il cambiamento principale doveva avvenire nella mia testa.

Durante lo scorso anno di tirocinio tra i vari ambulatori a cui ho assistito c’è stato anche quello dei disturbi del comportamento alimentare e lì ho trovato persone che hanno avuto un approccio che mi è piaciuto tantissimo. Approccio che oltre ad applicare su di me, spero di poter applicare anche in futuro in ambito lavorativo.

Uno degli aspetti che più mi è piaciuto e su cui sto cercando di acculturarmi e mettermi alla prova è il concetto di consapevolezza (la famigerata mindfullnes).
Che è molto interessante per tutti, anche chi non ha un disturbo del comportamento alimentare, perché si basa sull’ essere presenti a se stessi (essere consapevoli) in quello si fa e di conseguenza anche rispetto al cibo.

Ti starai chiedendo cosa c’entra questo con com’è la mia dieta.
La mia scelta nell’ ultimo periodo e per i prossimi mesi vuole essere quella di essere più mindfull.
Facendo pace col mio corpo, ascoltando le sensazioni che lui mi invia e avendo un approccio al cibo non “di testa” legato al dover mangiare perchè è l’ ora del pasto o usare il cibo come sfogo o gratificazione.

Spero di aver modo di raccontarti nei prossimi mesi come stia andando e che effetti generi su di me.

Non so se ti è piaciuto questo articolo un po’ più intimo, chè è venuto fuori di getto. Come sempre mi trovi qui per qualsiasi domanda o chiarimento.

Un bacio, Mary

5 commenti su “Dieta e consapevolezza – Una (quasi) dietista a dieta”

  1. Io sono a dieta da un paio di mesi, seguita proprio da una dietista, e posso dirti che sentire che chi c’è dall’altra parte ti capisce, che non è lì per bacchettarti ma per aiutarti, è davvero importante, e penso che tu stia andando davverk8 nella direzione giusta!
    In bocca al lupo!

  2. Ho letto il tuo articolo con molto piacere! Sebbene non sia mai stata coinvolta dal tema dieta e attività fisica (che faccio a stagioni alterne solo per sfogo), un po’ per menefreghismo e un po’ per fortuna, dato che solo nell’ultimo anno per problemi di salute ho rischiato di andare fuori dal normopeso. Ma onestamente mi piace il termine “morbida” che hai usato 😊 credo si addica anche a me (anzi già qualcuno mi ha chiamata così 😂). Ti seguirò con piacere, ho passato i 33 e ogni tanto ho paura che si blocchi qualcosa, forse un po’ di attenzione e consapevolezza in più non guasta 😉 inoltre anche mia madre ha fatto il percorso della mindfulness, e ho apprezzato molto quanto mi ha raccontato.

  3. Io sono a dieta “forzata” ormai da un paio d’anni per via di alcune intolleranze che mi facevano stare molto male. In più ero molto in sovrappeso quindi ho preso due piccioni con una fava e ho deciso di andare da una dietista. Forse il fatto di essere a dieta non solo per dimagrire ma anche per non star male per via delle intolleranze mi ha molto aiutata a cambiare radicalmente il mio modo di vedere il cibo. Adesso non sono magra, ma ho perso circa 20kg da quando ho iniziato e sono molto contenta, sia per il risultato “estetico” ma soprattutto per il modo in cui adesso “uso” penso il cibo.

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