Uno degli strumenti più potenti con cui la cultura della dieta è entrata nella vita e nella nostra idea di salute è l’ indice di massa corporea (BMI).
L’ indice di massa corporea è uno strumento particolarmente impreciso perché non tiene conto di variabili come la composizione corporea, il sesso, l’ età, gli stadi della vita, l’ etnia e la fisicità del singolo.
Storia del BMI
Il BMI è stato creato da un astronomo, Adolphe Quetelet , a metà del diciannovesimo secolo all’ interno di studi sociologici di popolazione atti a definire “homme moyen” l’ uomo medio .
Mentre il lavoro di Quetelet è stato usato per giustificare il razzismo scientifico per decenni a venire, era chiaro su un aspetto dell’Indice di Massa Corporea: non è stato pensato come una misura del grasso corporeo individuale, della corporatura o della salute. Per il suo inventore, il BMI era un modo per misurare le popolazioni, non gli individui, è stato progettato a fini statistici e non per valutare la salute individuale.
Il peso non è stato considerato un indicatore primario di salute fino all’inizio del ventesimo secolo, quando le compagnie di assicurazione sanitaria degli Stati Uniti hanno iniziato a compilare tabelle di altezza e peso allo scopo di determinare cosa addebitare ai potenziali assicurati.
I medici hanno iniziato a utilizzare le tabelle di valutazione assicurative come mezzo per valutare il peso e la salute dei loro pazienti. Questa tendenza raggiunse l’apice negli anni ’50 e ’60.
Negli anni ’70, la scienza medica era alla ricerca di una misura più efficace per la valutazione del peso. Il ricercatore Ancel Keys. Keys e una coorte di colleghi ricercatori hanno condotto uno studio su 7.500 uomini provenienti da cinque paesi diversi, allo scopo di trovare le misure più efficaci esistenti sul grasso corporeo, che fossero sia facili da eseguire che economiche.
Come nel lavoro di Quetelet, i soggetti reclutati per lo studio erano maschi provenienti da nazioni prevalentemente bianche (Stati Uniti, Finlandia, Italia), insieme a Giappone e Sudafrica.
A differenza di Quetelet che usava il BMI per valutazioni di popolazione, Keys e i suoi colleghi iniziarono a testare quale strumento diagnostico fosse la migliore misura esistente per determinare il grasso corporeo. Keys arrivò alla conclusione che “Ancora una volta l’indice di massa corporea si rivela, se non del tutto soddisfacente, almeno buono come qualsiasi altro indice di peso relativo come un indicatore di obesità relativa.”
Ovvero, il BMI era la migliore delle tre misure deboli e imperfette (le altre due erano lo spostamento dell’acqua e all’uso della plicometria), ed assicurava una diagnosi accurata dell’ ‘”obesità” circa il 50% delle volte.
Nello stesso studio Keys, ha ribattezzato l’Indice di Quetelet “Indice di massa corporea”. Con ciò, l’indice largamente dimenticato di uno statistico è entrato nel mondo dell’assistenza sanitaria individuale, contrastando pure con i desideri del suo inventore.
Nel 1985, il National Institutes of Health aveva rivisto la propria definizione di “obesità” per essere legata ai BMI dei singoli pazienti.
Capirai quindi che è piuttosto paradossale utilizzare la media range del BMI normopeso per stabilire il peso ideale sia piuttosto paradossale e oltre all’ esercizio matematico, sia un modo piuttosto spersonalizzato di approcciarsi alla questione “peso ideale”.
Come puoi capire quale sia il tuo peso ideale?
Il tuo peso ideale è il peso naturale ovvero è quello che puoi mantenere con un’alimentazione e un’attività fisica adeguate, intuitive e consapevoli, rispettando i segnali fisiologici di fame e sazietà, con un comportamento alimentare equilibrato, senza attuare compensazioni e nel quale i parametri di salute fisica possono essere nei limiti di normalità.
Il peso naturale non è un numero puro. È piuttosto un range più o meno ampio in cui è rispettata la tua salute sia fisica che psicologica.
Il peso naturale non è necessariamente il tuo peso attuale, né quello più alto o quello più basso che hai raggiunto.
Raggiungere il tuo peso naturale non sarà una banale ma nemmeno impossibile, forse dovrai fare un percorso che ti porti ad acquisire un’ alimentazione intuitiva e consapevole o imparare ad accettare il tuo corpo, ma sarà un’ enorme regalo a te stessa.
Risorse & bibliografia
https://elemental.medium.com/the-bizarre-and-racist-history-of-the-bmi-7d8dc2aa33bb
https://academic.oup.com/ndt/article/23/1/47/1923176
Pocket Guide to Eating Disorders, 2nd Ed.” di Jessica Setnick ed. Academy of Nutrition and Dietetics” (AND)